Il programma "Messaggeri della Conoscenza" è un percorso didattico di eccellenza finanziato, attraverso un bando competitivo, dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca Scientifica (MIUR) al Dipartimento di Ingegneria Civile, dell’Energia, dell’Ambiente e dei Materiali (DICEAM) dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria.

Il progetto è incluso in un gruppo di progetti didattici innovativi finanziati dal MIUR nel 2013: la nostra Università ne ha avuti assegnati quattro, di cui due al DICEAM (responsabile scientifico professor Francesco Carlo Morabito).

Il coordinatore nazionale del progetto è il dott. Fabrizio Cobis, Direttore Generale del MIUR.

PERCORSO DIDATTICO

Il percorso didattico di entrambi i programmi si è svolto attraverso lo schema formale previsto dal bando:

Fase1

nel corso della prima fase, i docenti vincitori del programma, il prof. Danilo Mandic, docente all’Imperial College di Londra e il dr. Pier Paolo Granieri, ricercatore del CERN di Ginevra hanno tenuto un corso intensivo presso la sede del DICEAM. Al progetto partecipano hanno partecipato selezionati studenti di Ingegneria, oltre a studenti di dottorato e di master in qualità di uditori. Inoltre, alcune parti del programma hanno visto ospiti studenti dei Licei cittadini che hanno potuto assistere ad esperimenti di laboratorio presso le strutture del DICEAM.

Fase2

La seconda fase si è svolta presso le sedi estere: in particolare, due studenti selezionati all’interno dei partecipanti hanno trascorso un periodo di due mesi presso l’Imperial College, mentre quattro di loro ha passato cinque mesi al CERN di Ginevra.

Fase3

La terza fase prevedeva la disseminazione agli altri studenti dell’esperienza formativa all’estero da parte degli stessi studenti fruitori delle borse: l’attività è stata svolta il 26 settembre 2014 presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria, alla presenza del dr. Granieri, in collegamento Skype con il prof. Mandic e alla presenza di numerosi studenti delle scuole cittadine.

Le tematiche coperte dai progetti, molto innovative e rilevanti anche ai fini dell’occupazione, riguardano le cosiddette "Smart Grids", ovvero le reti intelligenti di distribuzione dell’energia e i "Magneti Superconduttori".

Il primo programma ha riguardato tematiche dell’energia, del suo controllo, distribuzione e gestione. Infatti, con l’emergenza di sempre nuovi accessi alla rete da parte di piccole o medie utenze, possibilmente alimentati con fonte energetiche rinnovabili (si pensi al fotovoltaico, al vento, alle biomasse, etc) e da parte di veicoli elettrici di tipo "plug-in" che si connettono alla rete per il caricamento delle batterie, occorre competere con nuove sfide globali, non prevedibili per un modello di distribuzione dell’energia elettrica centralizzato e unilaterale come quello delle reti tradizionali. Inoltre, la rete attuale necessita di flussi d’informazione bilaterali con l’utenza per la riduzione e la ridistribuzione ottimale del carico. La rete del futuro dovrà superare questi inconvenienti in modo "intelligente" trasformandoli in opportunità. Per tali ragioni, l’ingegnere che si occupa di energia deve apprendere nuovi contenuti, spesso interdisciplinari, come quelli relativi all’elaborazione dei segnali. Il programma del corso è stato incentrato, infatti, sull’analisi, ottimizzazione e gestione delle "Smart Grids" attraverso la prospettiva del trattamento dei segnali.

Anche l’altro programma ha riguardato tematiche relative all’energia. Il corso ha illustrato compiutamente un insieme di concetti innovativi relativi alla fisica e tecnologia dei magneti superconduttivi, unitamente ai principi dell’ingegneria criogenica.

Sono state introdotte le conoscenze relative alle proprietà fondamentali dei materiali superconduttori e illustrate le principali applicazioni della superconduttività, con particolare riferimento all’ingegneria dei magneti per campi intensi. Sono stati descritti in dettaglio i magneti per acceleratori di particelle, con particolare riferimento al Large Hadron Collider (LHC) del CERN e i magneti per altre applicazioni di ricerca, industriali e mediche.

Sono stati affrontati studi sulle proprietà dei fluidi e dei materiali criogenici inclusa la superfluidità dell’elio, i sistemi di refrigerazione e liquefazione e le tecniche di strumentazione e misura. Sono stati affrontati i temi dello scambio termico e della fluidodinamica a basse temperature. Sono infine stati forniti elementi di dimensionamento dei criostati.

Obiettivo del corso era in effetti la preparazione di figure in grado d’integrarsi rapidamente in un istituto di ricerca o nel settore privato ed essere rapidamente operative.

I corsi sono stati articolati in 30 ore di attività didattica opportunamente ripartite in lezioni frontali e di attività di laboratorio.